Grande successo per il progetto transnazionale che ha visto protagonisti il GAL (Gruppo di Azione Locale) Etna Sud e il GAL estone Arenduskoda, svoltosi dal 2 al 6 ottobre 2025 alle pendici dell’Etna.

Il GAL Arenduskoda, che coordina diversi gruppi di azione locali dell’estrema propaggine nord-orientale dell’Europa, rappresenta un attore di primo piano nella cooperazione transnazionale e nello sviluppo rurale. L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma europeo volto allo scambio di buone pratiche tra territori rurali e alla promozione dei sistemi locali di sviluppo.

Ad accogliere la delegazione estone, il direttore del GAL Etna Sud, ing. Nino Paternò, insieme al presidente del GAL, arch. Vincenzo Antonio Magra, al vicepresidente Lorenzo Alecci e i consiglieri Luciano Tomasello e Enzo Romeo

Mascalucia, cuore operativo del GAL Etna Sud, è stata il fulcro delle attività di accoglienza e promozione. Tuttavia, la visita ha incluso anche altri comuni del territorio etneo e non solo, offrendo agli ospiti l’opportunità di scoprire alcune delle realtà più dinamiche e produttive della regione.

Trascinatore dell’iniziativa è stato l’ing. Nino Paternò, figura di riferimento nel panorama dello sviluppo locale in Sicilia. Con oltre trent’anni di esperienza, Paternò ha guidato numerosi progetti capaci di portare innovazione, valorizzazione territoriale e visibilità internazionale alle aree rurali dell’isola.

Il progetto non si è limitato alla sola cooperazione tecnica, ma ha voluto rappresentare anche un momento culturale e di promozione dell’identità territoriale e di confronto.

Durante la giornata conclusiva, svoltasi il 6 ottobre presso la sede del GAL Etna Sud, i rappresentanti dei due enti si sono confrontati sulle strategie adottate nei rispettivi territori. La delegazione estone ha illustrato progetti legati allo sviluppo rurale, soprattutto alle microimprese, evidenziando anche importanti iniziative sociali finalizzate al contrasto dell’esodo rurale e alla promozione della socializzazione tra giovani e anziani.

L’ing. Paternò, dopo gli interventi del sindaco e dei consiglieri locali, ha illustrato le attività svolte dal GAL Etna Sud, in particolare i finanziamenti a favore di piccole e micro imprese. Questi interventi hanno contribuito a rafforzare il tessuto economico locale, sostenendo la “restanza” dei giovani nel territorio con l’avvio di circa 80 imprese finanziate con il Bando 6.2 con il supporto fornito a 12 imprese del Bando 6.4C e diverse decine con l’ultimo Bando. 

A impreziosire l’evento, l’intervento del giornalista e scrittore Mario Liberto, che nel corso della presentazione del suo libro “Storia dell’enogastronomia siciliana. Da Polifemo alla patria alimentare”, ha messo in luce le affinità tra le culture alimentari dei due territori. Liberto ha approfondito il confronto tra la triade mediterranea (pane, olio e vino) e quella nordica (carne, grassi animali e birra), sottolineando come questi alimenti, oltre ad avvicinare culturalmente i due territori, abbiano contribuito alla nascita della cucina europea. Particolare rilievo è stato dato al ruolo dell’Ordine Teutonico nella cristianizzazione dell’Estonia, attraverso la quale vennero introdotti anche elementi della cultura alimentare mediterranea.

Il tutto si è svolto nel contesto del riconoscimento conferito alla Sicilia come Regione europea dell’enogastronomia 2025, ulteriore conferma della ricchezza e unicità del patrimonio agroalimentare siciliano.

Per l’arch. Vincenzo Antonio Magra, sindaco di Mascalucia e presidente del GAL Etna Sud, l’iniziativa rappresenta un’importante occasione: “Questo appuntamento è fondamentale perché consente al nostro territorio di essere conosciuto e apprezzato in altri contesti europei. È un’opportunità per mostrare l’operosità del GAL e il potenziale di un’area con prospettive di sviluppo uniche e ricche di opportunità.”

All’incontro hanno partecipato anche Antonella Scarcipino, presidente di Etna Sud Travel & Stay, un’associazione che riunisce oltre 50 B&B del territorio e Manuela Leone, presidente dell’AIES – Associazione Imprese Etna Sud, che rappresenta più di 40 aziende locali.

L’ing. Nino Paternò ha sottolineato l’importanza del loro contributo, dichiarando: “La presidente Antonella Scarcipino e la presidente Manuela Leone, insieme ad altri portatori di interesse, hanno dato un apporto fondamentale alla stesura del nuovo Piano di Sviluppo Locale di Etna Sud, un documento programmatico che attende ora l’approvazione da parte degli organi competenti per poter accedere ai finanziamenti. Il loro coinvolgimento nella definizione delle linee strategiche è stato determinante: hanno individuato con chiarezza gli obiettivi da perseguire, permettendo al GAL di operare secondo una visione condivisa dal territorio. Si tratta di un autentico esempio di approccio bottom-up, ossia uno sviluppo che nasce dal basso e risponde ai reali bisogni della comunità.”

L’iniziativa si conferma dunque come un momento di forte valenza strategica per l’intero comprensorio etneo, sempre più proiettato in una dimensione europea, ma profondamente radicato nella propria identità culturale e produttiva.